Lettori fissi

venerdì 26 aprile 2013

IL 25 APRILE, LA Festa della Liberazione

IL 25 APRILE CHE COSA SI FESTEGGIA IN ITALIA IL 25 APRILE? Il 25 Aprile in Italia e' una Festa nazionale. Si commemora l'Anniversario della Liberazione dall'occupazione nazista avvenuta il 25 Aprile 1945. In questa data furono liberate Milano e Torino e nei giorni seguenti tutta l'Italia settentrionale. Terminava il ventennio fascista e la Seconda Guerra Mondiale. Pochi giorni dopo venne dichiarata la fine della Repubblica di Salo' e Mussolini venne fucilato il 28 Aprile. La liberazione italiana era iniziata nel 1943 con lo sbarco in Sicilia degli alleati: Roma fu liberata il 4 giugno 1944 e con lo sfondamento della linea gotica nella primavera del 1945 gli alleati poterono finalmente avanzare verso il nord. Il 21 Aprile fu la volta di Bologna e nei tre giorni seguenti le truppe alleate entrarono anche Modena, Parma, Ferrara e Reggio Emilia. La liberazione di tutta l'Italia settentrionale si sarebbe compiuta da li' a poche. La guerra era finita e l'era della democrazia stava per iniziare.

Maria Paola, Sezione Cultura italiana

10 consigli su come memorizzare le nuove !

Oggi vorrei dare un consiglio a tutti coloro che stanno imparando una nuova lingua per memorizzare piu' velocemente il lessico! Tutti sappiamo quanto sia difficile e faticoso memorizzare le nuove parole... A volte addirittura impossibile, ma ecco i 5 Consigli base che renderanno piu' piacevole il vostro percorso di apprendimento!! 1. Sembrerà' banale ma... Sforzatevi di ricordare! Non guardate immediatamente la traduzione ma cercatela nella vostra mente almeno per dieci secondi... Ricordate che ricordare richiede innanzitutto il vostro sforzo.. Se il cervello non si sforza non ricorda, quindi sforzatevi di ricordare...Non e' un gioco di parole! Ripetete la parola a intervalli regolari nella vostra mente, scrivetela piu' volte, registratela e ascoltatela sull'i-pod... Insomma, aguzzate l'ingegno per farvela entrare in testa! 2. Memorizzate le parole suddividendole in campi semantici o categorie (Es. la casa, la scuola, le vacanze, etc.) Metodo consigliato ormai da tutti gli insegnanti, perfezionato e testato... No alle rubriche e alla suddivisione in lettere! Promossi i libri per l'apprendimento lessicale (vedi sotto). 3. Associate gli aggettivi qualificativi a un nome (es. il pomodoro rosso). 4. Separate i suffissi e prefissi per ricordare meglio la parola (es. trans-nazionale). 5. Memorizzate degli esempi e collocate le parole all'interno di una frase (Es. il topo mangia il formaggio). Ed ora veniamo ai 5 Consigli pratici! 1. Consiglio forse scontato ma... Imparate a usare il DIZIONARIO!! E' il vostro alleato e amico più' fidato!! Non dovrei dirlo ma ormai anche la sottoscritta usa prevalentemente i dizionari on-line e per i-pad... Eppure, dal mio punto di vista, pur essendo pratici e veloci non aiutano la memorizzazione! Con l'atto dello sfogliare e del cercare, la mente inizia gia' a ricordare e ripetere mentalmente la parola... La ricerca sul dizionario richiede più' tempo e fatica di un semplice clic ma il nostro cervello se la ricorderà' più' a lungo... Provato e... Testato! 2. POST-IT nel vero senso della parola! Un gioco carino che faccio in classe.. Per memorizzare i termini della scuola creo dei post it e poi li attacco sugli oggetti... Gli studenti si divertono, fanno foto e... memorizzano! Una volta e' stato molto divertente farlo con il lessico del corpo umano; uno degli studenti si e' prestato a fare da manichino! Potete fare lo stesso a casa vostra, con gli oggetti della cucina, con l'arredamento, nella vostra dispensa, nel frigorifero e nel vostro guardaroba! Non mancheranno le risate in famiglia, ve lo assicuro!!! 3. Le Karteikarten box.. Personalmente non sono una fan delle rubriche... non mi piace la suddivisione in lettere.. La trovo poco funzionale e di difficile memorizzazione.. Tuttavia, mi piacciono molto le Karteikarten box... Mi diverto a chiamarle cosi' perche' e' una tecnica che ho imparato in Germania! Dividete i cartoncini secondo categorie o campi semantici es. N= (la) natura poi scrivete i nomi che fate fatica a ricordare e che rientrano nella categoria. Attenzione: non scriveteli tutti ma solo quelli che non ricordate facilmente. Consiglio di scriverli a matita, in tal modo, una volta che li avrete memorizzati potrete cancellarli e sostituirli con altri nuovi, che dovete ancora imparare. Altro consiglio: non scrivete la traduzione nella lingua di arrivo ma... fate esempi, disegni o sforzatevi semplicemente di ricordare... Se e' proprio dura... Scrivetela in un punto in cui non vi cada l'occhio facilmente (nel retro del cartoncino)! 4. Apprezzatissimo e' il salvaparola, un astuccino contentente tutte le parole che non ci vogliono entrare in testa... E ce ne sono sempre!! Come si usa?? Prendete un sacchettino o una scatola e metteteci dentro tutte quelle parole che, nonostante i vostri sforzi disumani non riuscite a memorizzare! Chiudete il sacchettino e riponetelo in un posto in cui andate e vi fermate ogni giorno per qualche istante... Alla stessa ora... Il mio consiglio... non ridete e'... il bagno!! Ebbene si', ogni mattina prima di lavarvi i denti estraete un cartoncino con la parola e... Se ricordate il significato avete vinto... Potete buttare il cartoncino... Se invece non lo ricordate controllatelo sul dizionario ma il cartoncino deve, ahime', essere riposto dentro al sacchetto mischiato agli altri! Siete promossi se... Nell'arco un mese riuscite a gettare nel cestino almeno 20 cartoncini! 5. Le word cards, il vero trend degli ultimi tempi tra i miei studenti! Portachiavi colorati con dentro cartoncini in cui scrivere le nuove parole... I miei studenti ne vanno matti... Una vera e propria moda... Le mie word cards rosa sono out of stock, letteralmente andate a ruba tra le ragazze! Disponibili nelle cartolerie specializzate e su Amazon, le word cards rappresentano una valida alternativa per chi vuole avere le parole sempre a portata di mano! Pratiche, maneggevoli, allegre e colorate! Consiglio: anche in questo caso scrivete solo le parole che fate fatica a ricordare senza la traduzione nella lingua di arrivo.. se proprio non potete fare a meno della traduzione scrivetela in un punto in cui non vi cada l'occhio facilmente (nel retro del cartoncino) così la vostra mente si sforzera' di ricordare! Una mattina mi e' pure capitato di vedere arrivare una studentessa con le word cards al collo... E ho sorriso chiedendo perche' le indossasse a mo' di collana... La risposta? "Un ottimo metodo per ingannare i tempi morti... In autobus, dalla parrucchiera, al bar...E la sera prima di addormentarsi. Ogni posto e' giusto per imparare l'italiano!" Risposta piu' che saggia... La funzione delle word cards e' proprio questa... Non vogliono sostituire rubriche, libri, dizionari o alle Karteikarten box ma semplicemente integrarsi ad essi nella rapida memorizzazione e richiamo di alcune parole, quelle che ognuno ha bisogno di portare con se'! Un ultimo consiglio rigurda i libri da utilizzare per imparare nuove parole! Ottimi sono i volumi divisi in campi semantici con immagini, esercizi e vocaboli illustrati. Per quanto riguarda l'italiano ce ne sono tantissimi! Personalmente mi trovo molto bene (con il riscontro positivo anche dei miei studenti) con L'Italiano giochi e attivita' della ELI (3 volumi suddivisi in base ai livelli) e il Dizionario per immagini della Guerra Edizioni. E voi? Avete altre idee? Maria Paola, Sezione cultura italiana, Idee e consigli

martedì 9 aprile 2013

SUSANNA TAMARO, un’amante della natura e della letteratura...

Ho già letto tanti libri suoi, ma fa lo stesso, leggerò anche quello appena uscito “Ogni angelo è tremendo”. Mi piace andare alla scoperta di questioni riguardanti l’anima umana e al suo rapporto con la madre natura. Risuonano ancora gli uccelli dei libri della Tamaro nella mia mente. E sento le peccore velare. Ciò nonostante questo sfondo serva a descrivere la natura umana. Infatti, c’è sempre qualcosa di metaforico che collega noi uomini con le meraviglie della natura. Fra i suoi personaggi, c’è sempre qualcuno che soffre, uno come tanti noi a cui capita spesso di venirsi a trovare a un punto morto, di una cupezza scoraggiante e dalla quale non si sa come fare per venirne fuori. Ma dopo un po’ accade. Il contatto con la natura e con quello che fummo una volta, la lingua delle piante o degli animali dei boschi, tutto ciò è sempre stato ma poche volte l’abbiamo capito. È sono loro a rincuorare i suoi personaggi disperati. Il ritmo lento e implacabile della vita naturale li fa rinascere in un mondo ne così cupo ne così dolce come credevano. In prattica, li riporta nel mondo stesso, nel solito posto che, inteso im profondità, mantiene il segreto per farli guarire dai suoi malesseri. Ecco il mondo della Tamaro, storie che ci trascinano nell’unica parte vera che c’è, quella che sottostà alle regole di tutti gli altri esseri vivi, ma non la vediamo con chiarezza finché non ci vengono incontro le amarezze della vita. Il suo racconto è così dolce, ma certo allo stesso momento, che convince e innamora contemporáneamente. Ecco il video per il suo ultimo libro, uscito da poco, ma che rispecchia il suo percorso come scrittrice. Buon divertimento a tutti!

giovedì 21 marzo 2013

L'IMPERFETTO, difficile da usare

Congiuntivo imperfetto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il congiuntivo imperfetto è la forma verbale della lingua italiana usata in genere 
nella proposizione subordinata laddove la principale al passato esprime insicurezza:
Speravo che tu fossi sincero.
Dato il suo valore di irrealtà, il congiuntivo imperfetto gioca un ruolo di primo piano 
nella formazione del periodo ipotetico:
Se tu fossi sincero, lo sarei anch'io.
La forma della seconda persona plurale coincide con quella del passato remoto
(cantaste).
Come per l'imperfetto indicativo, la coniugazione di questo tempo è in genere regolare.
Alcuni verbi che nell'italiano moderno hanno delle forme abbreviate si coniugano
in maniera particolare. Ad esempio, il verbo fare si coniuga secondo la vecchia forma ç
dell'infinito facere: facessi, facessi, facesse. Similmente, per il verbo bere: bevessi; 
dire: dicessi; tradurre: traducessi. In questo, vengono ripresi i meccanismi di formazione 
dell'imperfetto indicativo.
I verbi dare e stare sono molto irregolari: dessi, dessi, desse eccetera; oppure stessi 
così via.
Per il verbo essere si ha: fossi, fossi, fosse, fossimo, foste, fossero.
Quando va usato....
1) Viene di solito usato nella frase secondaria introdotta da forme verbali all'indicativo 
(soprattutto forme del passato) di verbi che esprimono una sorta di insicurezza come 
credere, pensare, sperare, supporre, volere:
Credevo che il treno arrivasse sul secondo binario.

2) L'imperfetto del congiuntivo viene usato, tra l'altro, nelle secondarie introdotte 
dalle congiunzioni senza che, prima che, nonostante, malgrado, a meno che, 
a condizione che, affinché dopo la principale al passato:
Rocco partiva senza che io potessi salutarlo.

3) Secondo le regole della concordanza dei tempi in questi casi, se nella frase 
principale si usa il condizionale di un verbo che prevede l'uso del congiuntivo, 
la contemporaneità temporale viene in genere indicata dal congiuntivo imperfetto:
  • Vorrei che tu venissi alla nostra festa.
ALCUNE CURIOSITÀ...

Cenni storici

Il congiuntivo imperfetto nella sua forma attuale ha sostituito quello originariamente presente in latino
In questa lingua, per il verbo laudare, si aveva laudarem, ma questa forma è oggi estinta. Con la serie 
di spostamenti avvenuti nel passaggio dalla lingua latina alle lingue romanze, il posto del congiuntivo 
imperfetto originario è stato preso da quello che in origine era il congiuntivo piuccheperfetto latino (laudavissem).
Nell'italiano parlato di tutti i giorni, il congiuntivo imperfetto tende ad essere sostituito dall'indicativo imperfetto
Comunque, non si tratta di fenomeni necessariamente recenti, ma di semplificazioni dovute ad un registro 
più o meno formale; almeno in italiano (ma non in francese) il congiuntivo imperfetto è tuttora da considerarsi 
come forma pienamente vitale.


martedì 5 marzo 2013

LA SARDEGNA

L'ambiente in Sardegna
I duemila chilometri di costa della Sardegna e la ricchezza e diversità pur nella sua tipica natura mediterranea, la rendono la meta ideale per un turismo "intelligente", quello cioè del viaggiatore, che non si accontenta delle pur splendide spiagge e del mare cristallino, ma si spinge alla scoperta della fauna selvatica, della storia, dei boschi rigogliosi, degli sport acquatici, ecc.
L'ambiente della Sardegna è infatti tipicamente montuoso anche a quote non elevate, per l'erosione millenaria che ne ha plasmato il profilo, e ciò lo rende adatto per esperienze inusuali quali il cicloturismo, il trekking, la speleologia, il turismo equestre.
Il territorio sardo ha la maggior estensione di foreste fra le regioni italiane, le quali sono abitate da una ricca e spesso rara fauna selvatica.

MARCO MENGONI, VINCITORE A SANREMO

     E da Sanremo all'Eurovision Song Contest 2013,
che avrà luogo a Malmö in Svezia, rappresentando l'Italia
In bocca al lupo!

martedì 5 febbraio 2013

FESTIVAL DI SANREMO-2013

Dal 12 al 16 febbraio, in cinque serate, arriva il festival di sanremo...
Il festival è composto da 3 parti:
1) 14 artisti campioni interpreteranno due canzoni nuove a testa, una delle quali verrà scelta e rimarrà in gara.
2) 8 artisti giovani che interpreteranno una canzone a testa.
3) 14 canzoni della storia del festival interpretate dai 14 artisti campioni.
CALENDARIO:
Il 12 febbraio verranno esibite le 14 canzoni delle 28 degli artisti campioni.
il 13 febbraio le altre 14 e 4 canzoni degli artisti giovani.
Il 14 febbraio verranno esibite le 14 canzoni rimaste e votate con televoto. Ascolteremo anche le altre 4 canzoni degli artisti giovani.
Il 15 febbraio ci sarà la Serata evento con le 14 canzoni appartenenti alla storia del festival.
E ascolteremo e verrà proclamata vincitrice una delle canzoni dei giovani.
Il 16 febbraio ascolteremo i 14 brani degli artisti campioni e ne verrà scelto uno.
OSPITI  MUSICALI: Carla Bruni, Daniel Barenboim, Daniel Harding, Asaf Avidan, Antony Hegarty, Caetano Veloso, Andrea Bocelli, Lutz Forster, Toto Cutugno, I Ricchi e Poveri, Al Bano.
OSPITI NON MUSICALI: Roberto Baggio, Beppe Fiorello, Neri Marcorè, Claudio Bisio.
Ecco una delle canzoni più belle a vincere il festival (al meno a mio avviso...):

Buon divertimento a tutti!!

martedì 22 gennaio 2013

BIOGRAFIA DI SOFIA

Grazie Sofia, sei stata gentilissima!!
Questo è il filmato che ne è venuto fuori

E.... BUON DIVERTIMENTO A TUTTI!

sabato 12 gennaio 2013

IL PASSATO REMOTO PER GLI ITALIANI...

Treviso. Il passato remoto di cuocere?
«Cucino, anzi no: cocessi»/ Video

La dirigente scolastica provinciale accusa gli studenti di non
conoscere la lingua italiana e alcuni dimostrano... che è vero

di Beatrice Mani

TREVISO (28 luglio) - La dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Giuliana Bigardi, ieri era stata chiara: in italiano gli studenti della Marca sono degli irrecuperabili "somari". La Bigardi non aveva lasciato molto spazio alla difesa degli studenti di medie e superiori: la grammatica per molti di loro sarebbe un libro polveroso e poco consultato.

Non volevamo crederle e per questo abbiamo verificato di persona per le strade del capoluogo, Treviso, chiedendo ai "giovani veneti" di prestarsi ad un gioco: il quiz di grammatica italiana. 



 Le domande sono state più o meno le stesse per tutte. E non è un caso che si parli al femminile: già, perché a prestarsi al nostro gioco sono state solo le studentesse (alcune di loro non sono state mostrate in volto perché minorenni). A quanto pare i maschietti trevigiani temevano la brutta figura sul web.

 

 Abbiamo chiesto alle studentesse di coniugare alcuni verbi e di spiegare l'ortografia di alcune parole. Un esempio? Il participio passato del verbo esigere: esatto; il passato remoto di cuocere che ha regalato molti occhi sbarrati e punti interrogativi sopra la testa, quando non è stato direttamente scambiato con cucinare, o magari il congiuntivo imperfetto di fare.

 

 La Bigardi aveva ragione: non ci siamo, fatta qualche eccezione le studentesse hanno dimostrato di essere un tantino "confuse". La Bigardi aveva ragione: non ci siamo, fatta qualche eccezione le studentesse hanno dimostrato di essere un tantino "confuse". Sull'ortografia va meglio. Certo, alcune ragazze sono convinte che qual è si scriva con l'apostrofo fra la l e il verbo essere o che nella parola conoscenza da qualche parte debba essere inserita una i, ma sono "dettagli". Non ci credete? Basta guardare i video.

 

domenica 23 dicembre 2012

BACHECA DELLE PAROLE MAGICHE!

ciao ragazzi!
vi incoraggio a scrivere qualcosa, non importa cosa ma usando le parole richieste, in questo caso PER IL NUOVO ANNO.
Questa attività servirà per scrivere in italiano usando frasi corte con i tempi verbali visti a lezione.

giovedì 20 dicembre 2012

SCAMBIO ATTRAVERSO SKYPE

DURANTE LE VACANZE DI NATALE... SPERO DI PRATICA L'ITALIANO!
Prima penseremo a tutte le parole riguardanti il Natale per poi scambiare conversazioni con i nostri vicini italiani.
Quindi dobbiamo gettare tutto quello che ci venga in mente sul Natale per formare un bel cartello Wordle. Poi cercheremo italiani che studino lo spagnolo per fare uno scambio di entrambe le lingue, mettendo in pratica le parole del WORDLE. Per quello dovete registrarvi su almeno il sito web language exchange, fornendolo dei dati necessari per trovare la persona giusta con cui parlare.
Guardate che cosa è venuta fuori, ma aspetto più parole da parte vostra per arricchire questo WORDLE.


Wordle: wordleForza! Spero che condividiate con tutti noi le vostre esperienze con studenti di spagnolo italiani!

giovedì 13 dicembre 2012

Compiti

_Compiti dal 14 al 16 dicembre........................
"I mercatini di Natale"
Vero o falso?
1. La prima persona intervistata dice che i mercatini di Natale sono più disordinati durante le feste.
2. Un’altra dice che c’è più scelta e si risparmia di più.
3. Un signore ha comparato un manuale sugli Swaroski.
4. Secondo le stime, 8 milioni di italiani compreranno i regali ai mercatini.
5. Una signora ha speso in totale 50€
6. In altri mercati trionfano i sapori alimentari
7. La signora di una bancarella dice che ha comprato  tutti i regali per il marito direttamente lì al mercatino.

domenica 9 dicembre 2012

Il pulcino pio

MA, COME PARLANO GLI ANIMALI IN ITALIANO?
IL CANE FA BAU BAU INVECE DI GUAU GUAU!!


BENVENUTI TUTTI!

Questo Blog vuole essere un punto d'incontro per tutti quelli che imparate con me l'italiano presso la Scuola delle Lingue Straniere di Huesca.

Da una parte mi sembra interessante condividere tutto quello che facciamo a lezione con quelli che non sempre possono frequentarle...

Dall'altra, non guasta mai avere un modo per incontrarci dopo lezione e rivedere ancora una volta le cose nuove, i dubbi, le cose in più, ecc.

Anzi, avendo un mezzo come questo che sopporta tutti i tipi di archivi, trovo interessante per tutti noi condividere qualsiasi idea, video, foto, ecc.

Quindi, vi invito a costruire con il mio aiuto il vostro apprendimento di questa meravigliosa lingua!

venerdì 7 dicembre 2012

Esercizio Relativi

PER IL 14 DICEMBRE OGN'UNO DI VOI DOVRÁ FORMARE DUE FRASI CON QUALCHE TIPO DI PRONOME RELATIVO.
FORZA, CLICCATE SULLA MATITA E AVANTI CON LE FRASI!

VI ASPETTA IL PREMIO PER IL MIGLIORE!
BUON LAVORO!

I PRONOMI RELATIVI


       I PRONOMI RELATIVI

         VARIABILI:          IL QUALE

INVARIABILI:      CHE
                          CUI
                          CHI
 
CHE: Serve per sostituire un Soggetto o un Compl. Diretto , relativo a cose o persone, e non va mai accompagnato da preposizione:

             Mio marito, che si chiama Daniele, è alto e grosso.


CUI: Serve per sostituire un Oggetto Indiretto e solitamente va preceduto da preposizione: di cui, a cui, con cui, su cui, per cui, tra/fra cui:

             Il paese da cui provengo è lontano da qui.


IL QUALE: Che e Cui possono essere sostituite con il pronome relativo IL/LA QUALE, I/LE QUALI, dove l’articolo e il pronome QUALE si accordano con il nome a cui si riferiscono:

        I vicini, con cui vivevo, sono andati
        I vicini, con i quali vivevo, sono andati

 
CHI: Sostituisce “tutti quelli che, la gente che, quelli che” e si usa di solito per i proverbi popolari:

               Chi non lavora non mangia.